Disdetta del contratto di locazione da parte del proprietario

Quando si affitta un immobile ad uso abitativo, il proprietario può dare disdetta del contratto di locazione alla scadenza dei primi quattro anni solo per specifici motivi stabiliti per legge. Se si verifica tale esigenza, è opportuno informarsi bene sui propri diritti e doveri.

Disdetta del contartto di locazione da parte del proprietario

Sappiamo che i contratti di affitto per immobili ad uso abitativo seguono di regola una durata di 4+4 anni, periodo in cui l’affittuario può disdire in qualsiasi momento e lasciare l’abitazione, dando regolare preavviso.

Il proprietario, invece, è maggiormente vincolato e può dare disdetta solo al termine dei primi quattro anni di contratto, se si verifica uno dei seguenti casi:

🔳il locatore ha bisogno dell’appartamento per portare la sua stessa residenza, oppure quella di un parente qualsiasi, entro il secondo grado;
🔳il locatario ha a disposizione (in qualità di proprietario o conduttore) un’altra abitazione libera nello stesso comune;
🔳l’edificio ha bisogno di lavori di ristrutturazione importanti, oppure deve essere demolito ed è necessario lo sgombero dei locali;
🔳il conduttore non occupa l’appartamento in modo continuativo senza giustificato motivo;
🔳il proprietario vuole vendere l’appartamento e non ne possiede altri a disposizione.

Come dare disdetta del contratto di locazione

Al termine dei primi 4 anni di contratto (oppure 3 anni per i contratti a canone agevolato) secondo l’art. 3 della legge n. 431/1998, il proprietario dell’immobile può dare disdetta, purché rispetti le seguenti condizioni:

🔳la lettera di disdetta deve specificare il motivo per il cui non si intende proseguire il contratto, che deve essere tra quelli elencati sopra;
🔳la disdetta deve essere comunicata al conduttore almeno 6 mesi prima della scadenza del contratto;
🔳La comunicazione di disdetta deve avvenire per forma scritta. La legge non lo specifica, ma in questi casi è sempre preferibile inviare una raccomandata a/r, una pec o un fax, in modo da poter avere sempre una prova dimostrabile dell’avvenuta ricezione della comunicazione.

In caso di mancanza uno dei requisiti di cui sopra, la disdetta può considerarsi nulla e l’inquilino potrà continuare ad occupare l’appartamento per i successivi quattro anni, cioè fino a successiva scadenza di contratto.

Poiché quasi sempre il conduttore non è contento contento di dover lasciare la casa in cui abita, per evitare qualsiasi errore che potrebbe rendere nulla la richiesta di disdetta, è sempre auspicabile rivolgersi a un avvocato che provvederà a stilare la disdetta in modo corretto e che potrà assistere il locatore in caso di contenzioso.

Disdetta del contratto di locazione da parte del proprietario

Quando si affitta un immobile ad uso abitativo, il proprietario può dare disdetta del contratto di locazione alla scadenza dei primi quattro anni solo per specifici motivi stabiliti per legge. Se si verifica tale esigenza, è opportuno informarsi bene sui propri diritti e doveri.

Disdetta del contartto di locazione da parte del proprietario

Sappiamo che i contratti di affitto per immobili ad uso abitativo seguono di regola una durata di 4+4 anni, periodo in cui l’affittuario può disdire in qualsiasi momento e lasciare l’abitazione, dando regolare preavviso.

Il proprietario, invece, è maggiormente vincolato e può dare disdetta solo al termine dei primi quattro anni di contratto, se si verifica uno dei seguenti casi:

🔳il locatore ha bisogno dell’appartamento per portare la sua stessa residenza, oppure quella di un parente qualsiasi, entro il secondo grado;
🔳il locatario ha a disposizione (in qualità di proprietario o conduttore) un’altra abitazione libera nello stesso comune;
🔳l’edificio ha bisogno di lavori di ristrutturazione importanti, oppure deve essere demolito ed è necessario lo sgombero dei locali;
🔳il conduttore non occupa l’appartamento in modo continuativo senza giustificato motivo;
🔳il proprietario vuole vendere l’appartamento e non ne possiede altri a disposizione.

Come dare disdetta del contratto di locazione

Al termine dei primi 4 anni di contratto (oppure 3 anni per i contratti a canone agevolato) secondo l’art. 3 della legge n. 431/1998, il proprietario dell’immobile può dare disdetta, purché rispetti le seguenti condizioni:

🔳la lettera di disdetta deve specificare il motivo per il cui non si intende proseguire il contratto, che deve essere tra quelli elencati sopra;
🔳la disdetta deve essere comunicata al conduttore almeno 6 mesi prima della scadenza del contratto;
🔳La comunicazione di disdetta deve avvenire per forma scritta. La legge non lo specifica, ma in questi casi è sempre preferibile inviare una raccomandata a/r, una pec o un fax, in modo da poter avere sempre una prova dimostrabile dell’avvenuta ricezione della comunicazione.

In caso di mancanza uno dei requisiti di cui sopra, la disdetta può considerarsi nulla e l’inquilino potrà continuare ad occupare l’appartamento per i successivi quattro anni, cioè fino a successiva scadenza di contratto.

Poiché quasi sempre il conduttore non è contento contento di dover lasciare la casa in cui abita, per evitare qualsiasi errore che potrebbe rendere nulla la richiesta di disdetta, è sempre auspicabile rivolgersi a un avvocato che provvederà a stilare la disdetta in modo corretto e che potrà assistere il locatore in caso di contenzioso.

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