Emissione assegni con data incerta privi di valore esecutivo

La Corte di Cassazione ha recentemente emesso una sentenza riguardo l’efficacia esecutiva degli assegni con data incerta. Secondo la sentenza n. 6342 del 2 marzo 2023, gli assegni con data incerta non hanno alcun valore esecutivo, anche se il beneficiario è in possesso del titolo.

La decisione è stata presa a seguito di un ricorso presentato da un creditore che aveva ricevuto un assegno emesso con data incerta dal suo debitore. Il creditore ha cercato di eseguire l’assegno, ma la banca ha rifiutato la richiesta poiché l’assegno non aveva alcuna data specifica (l’incertezza riguardava l’anno di emissione che era stato cancellato e riscritto). Il creditore ha quindi deciso di ricorrere in tribunale per far valere i suoi diritti.

Emissioni assegni con data incerta privi di valore esecutivo

Data di emissione assegni incerta: cosa dice la Cassazione

La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso del creditore, sottolineando che gli assegni con data incerta non possono essere considerati titoli esecutivi. In altre parole, un assegno con data incerta non può essere eseguito anche se il beneficiario ne è in possesso.

La Corte ha spiegato che l’incertezza della data di emissione rende l’assegno privo di valore esecutivo, in quanto non garantisce la disponibilità dei fondi al momento della presentazione.

Questa decisione ha importanti implicazioni per chi riceve un assegno con data non specificata correttamente.

Se il beneficiario presenta un assegno con data incerta in banca, infatti, non potrà eseguirlo in nessun caso, anche se il debitore ha i fondi necessari sul conto al momento della presentazione. Per saldare il debito, il debitore dovrà emettere un nuovo assegno con una data specifica.

Per evitare problemi di questo tipo, è importante che chi emette un assegno specifichi sempre la data di emissione in modo chiaro e preciso. In questo modo, il beneficiario potrà presentare l’assegno alla banca ed ottenerne il pagamento senza alcuna difficoltà. Allo stesso tempo, il debitore dovrà assicurarsi di avere i fondi sufficienti sul conto corrente al momento della presentazione dell’assegno per evitare il rischio di essere protestato

L’importanza della data sugli assegni emessi

In definitiva, la sentenza della Corte di Cassazione riguardo l’efficacia esecutiva degli assegni con data incerta sottolinea l’importanza di emettere e presentare assegni in modo corretto e preciso.

I beneficiari degli assegni devono prestare attenzione alla data di emissione e verificare che l’assegno sia dotato di tutti i requisiti necessari per la sua esecuzione. Allo stesso tempo, i debitori devono assicurarsi di avere i fondi sufficienti sul conto corrente al momento della presentazione dell’assegno per evitare problemi legali. In questo modo, entrambe le parti potranno evitare inconvenienti e garantire il corretto adempimento dei loro obblighi.

Emissione assegni con data incerta privi di valore esecutivo

La Corte di Cassazione ha recentemente emesso una sentenza riguardo l’efficacia esecutiva degli assegni con data incerta. Secondo la sentenza n. 6342 del 2 marzo 2023, gli assegni con data incerta non hanno alcun valore esecutivo, anche se il beneficiario è in possesso del titolo.

La decisione è stata presa a seguito di un ricorso presentato da un creditore che aveva ricevuto un assegno emesso con data incerta dal suo debitore. Il creditore ha cercato di eseguire l’assegno, ma la banca ha rifiutato la richiesta poiché l’assegno non aveva alcuna data specifica (l’incertezza riguardava l’anno di emissione che era stato cancellato e riscritto). Il creditore ha quindi deciso di ricorrere in tribunale per far valere i suoi diritti.

Emissioni assegni con data incerta privi di valore esecutivo

Data di emissione assegni incerta: cosa dice la Cassazione

La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso del creditore, sottolineando che gli assegni con data incerta non possono essere considerati titoli esecutivi. In altre parole, un assegno con data incerta non può essere eseguito anche se il beneficiario ne è in possesso.

La Corte ha spiegato che l’incertezza della data di emissione rende l’assegno privo di valore esecutivo, in quanto non garantisce la disponibilità dei fondi al momento della presentazione.

Questa decisione ha importanti implicazioni per chi riceve un assegno con data non specificata correttamente.

Se il beneficiario presenta un assegno con data incerta in banca, infatti, non potrà eseguirlo in nessun caso, anche se il debitore ha i fondi necessari sul conto al momento della presentazione. Per saldare il debito, il debitore dovrà emettere un nuovo assegno con una data specifica.

Per evitare problemi di questo tipo, è importante che chi emette un assegno specifichi sempre la data di emissione in modo chiaro e preciso. In questo modo, il beneficiario potrà presentare l’assegno alla banca ed ottenerne il pagamento senza alcuna difficoltà. Allo stesso tempo, il debitore dovrà assicurarsi di avere i fondi sufficienti sul conto corrente al momento della presentazione dell’assegno per evitare il rischio di essere protestato

L’importanza della data sugli assegni emessi

In definitiva, la sentenza della Corte di Cassazione riguardo l’efficacia esecutiva degli assegni con data incerta sottolinea l’importanza di emettere e presentare assegni in modo corretto e preciso.

I beneficiari degli assegni devono prestare attenzione alla data di emissione e verificare che l’assegno sia dotato di tutti i requisiti necessari per la sua esecuzione. Allo stesso tempo, i debitori devono assicurarsi di avere i fondi sufficienti sul conto corrente al momento della presentazione dell’assegno per evitare problemi legali. In questo modo, entrambe le parti potranno evitare inconvenienti e garantire il corretto adempimento dei loro obblighi.

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